Vallenquina, che alcuni dicono anticamente si chiamasse Vallonchina, altri Valle Equina, è una frazione di Valle Castellana e si trova lungo la strada che per secoli ha consentito l’accesso al piceno ed alla Val Vibrata da Roma.
Una strada di comunicazione importantissima, presidiata fin dal XII secolo e per molto tempo dal Castel Manfrino, la fortificazione voluta da Manfredi di Svevia, di cui oggi sono visibili solo pochi ruderi, nei pressi di Macchia da Sole, a vista del borgo di Piano Maggiore. Il borgo è riconoscibile anche da grande distanza, per via della presenza di una costruzione assolutamente particolare che è il Castello Bonifaci, gemello del castello Della Monica a Teramo. L’edificio ha una torre quadrata con merlature e fu fatto costruire in stile neogotico agli inizi del 1900 dallo studioso Vincenzo Bonifaci (1864-1943), forse sui resti di un’antica torre. Si presenta come un piccolo agglomerato di case ben ristrutturate disposte lungo l’unica breve strada in modo ordinato, per le cui costruzioni è stata usata quasi esclusivamente la pietra arenaria. In fondo alla via si trova il “castelletto”, nel cortile posteriore del quale si trova la chiesetta di San Nicola di Bari, risalente probabilmente alla dominazione spagnola di Carlo V d’Asburgo (1500-1558). Intorno al 1600 si sa che aveva ben due chiese, quella di S. Nicola e quella di S. Bartolomeo, il che lascia immaginare la presenza a quell’epoca di un nutrito numero di abitanti; nel 1804 contava solo 67 abitanti.
Per arrivarci da Teramo: si prende la S.S. 81 (Teramo – Ascoli) e dopo circa 16 km. si svolta a sinistra verso Macchia da Sole; oltrepassato questo paese si prosegue verso Leofara e poi verso Valle Castellana. Circa 5 Km. dopo Leofara si incontra la segnalazione per Vallenquina e si gira a destra su una breve strada brecciata.