Il rito del “Carnevale Morto” a Montorio

Tradizione antica e unica nel suo genere, il Carnevale Morto è parte integrante della cultura del comune di Montorio al Vomano. Ogni anno, durante il Carnevale, la città si riempie di visitatori, accorsi per partecipare, proprio perché esprime l’identità e l’unione della comunità ma lo spettacolo non finisce con il martedì grasso. Il giorno delle Ceneri chiude i festeggiamenti la processione del Carnevale Morto, antica tradizione, nata sul finire degli anni ’20 per iniziativa di alcuni giovani insofferenti al regime e oggi annoverata tra le "eccellenze nazionali". Un caratteristico rito, unico nella sua tipicità, che ripropone in chiave parodistica le esequie del Carnevale, al quale i montoriesi rendono onore con spirito goliardico, inscenando un canovaccio di satira paesana con le maschere vestite a lutto.

 

Seguono il corteo funebre per le vie del centro storico, dietro il feretro di Carnevale, e le esequie solenni in piazza Orsini. I partecipanti, nell’occasione, danno libero sfogo a tutta la vena comica popolare facendo della satira bonaria, condita da scenette improvvisate su costumi locali e fatti accaduti durante l’anno, che hanno coinvolto l’intera comunità montoriese o riferiti all’attualità nazionale. Nei panni del morto un personaggio “di spirito”, che ne darà un’interpretazione umoristica e fuori dagli schemi. La banda cittadina accompagnerà il feretro, alternando marce funebri a brani di irriverente allegria.

 

Al termine del percorso, il Carnevale morto resuscita tra applausi, balli, castagnole e vino brulé offerti a tutti i partecipanti dall’organizzazione, a cura della Proloco del paese.

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