Corano è una frazione di Valle Castellana costituita da due nuclei separati: Corano di Sopra, la parte più alta, e Corano di Sotto, la parte più bassa. Insieme hanno costituito in passato il nucleo storico del più grande centro abitato della zona ed annoverava un consistente numero di famiglie.
Le case di questo antico borgo andarono completamente distrutte nella seconda metà del 1600 ad opera dell’esercito spagnolo, che aveva lo scopo di debellare il brigantaggio sulle montagne teramane. Solo verso la fine del 1700 si iniziò a ricostruire il paese, che venne abitato da persone dedite per lo più all’allevamento del bestiame, alla pastorizia, ed alla produzione di legna da ardere. L’ingresso al borgo è segnato da una grande croce di legno, posta dove un tempo c’era una chiesa. Si racconta che nel 1957, durante la costruzione della strada che porta a San Vito, in quei pressi siano state ritrovate due urne con dei resti umani, forse provenienti da un antico cimitero sul retro della chiesa. Corano di Sotto è invece caduto progressivamente in abbandono e quasi completamente divorato dalla vegetazione. Lungo la strada che porta a San Vito, a poche centinaia di metri di distanza da Corano, c’è la frazione pressoché abbandonata di Cerro (m.840 s.l.m.), costituita anch’essa da una decina di unità abitative, la cui costruzione è databile tra la metà dell’ottocento e la metà del novecento.
Per arrivarci da Teramo: si prende la S.S.81 per Ascoli Piceno e da qui, dopo circa 13 km, dopo il bivio per Campli, si svolta a sinistra per raggiungere Macchia da Sole. Appena all’ingresso del paese si svolta a destra in prossimità della Chiesa, prendendo la strada per San Vito e, oltrepassato il paese abbandonato di Cannavine, si prosegue per circa altri 7 Km tenendosi a ridosso dei monti, tra splendide vedute fino ai Monti Sibillini.