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Roseto degli Abruzzi è la seconda città più popolosa della provincia di Teramo grazie a una costante evoluzione demografica verificatasi senza soluzione di continuità nel corso dei decenni. È situata sulla costa adriatica anche se il suo nucleo storico, rappresentato dalla frazione di Montepagano, è in collina a quasi 300 metri d’altitudine.
Il centro abitato della città si sviluppa quasi interamente tra le foci dei fiumi Vomano e Tordino ed è interessato dalla presenza di falde freatiche che in base alla stagione possono risalire anche di un metro, soprattutto in primavera per effetto dello scioglimento della neve sulle montagne. Roseto confina a nord con Giulianova, a sud con Pineto e a ovest con Notaresco e Morro d’Oro.
Roseto degli Abruzzi in quanto tale nasce secoli dopo il suo nucleo originario, cioè Montepagano, attuale frazione della città e borgo medievale, nato nell’XI secolo sulla collina a circa 300 metri s.l.m.
Inizialmente denominata Castel Pagano fu circondata da alte mura per difendere la comunità dalle scorrerie dei Saraceni che secoli minacciarono le coste adriatiche. Nel 1806, per effetto delle riforme di Giuseppe Bonaparte che portarono all’abolizione della feudalità, il clero di Montepagano diedi in affitto a prezzi bassi 12 quote di suoi terreni nella zona a valle che si estende tra i fiumi Vomano e Borsacchio.
Ciò favorì nuovi insediamenti e quindi una espansione del borgo sul litorale, che in quest’area prese il nome di “Le Quote” e che il 22 maggio 1887 con decreto reale di Umberto I, Re d'Italia, cambiò il nome in Rosburgo, toponimo tedescheggiante che vuol dire “città delle rose”. Nel 1927 la sede comunale fu trasferita a Rosburgo che contemporaneamente cambiò nome in Roseto degli Abruzzi, anche per effetto, pare, delle proteste della popolazione locale e soprattutto dei soldati e dei della Prima Guerra Mondiale che mal sopportavano un nome che richiamava in qualche modo la nemica Germania.
A partire dagli anni Sessanta del Novecento, Roseto iniziò a crescere rapidamente, sia dal punto di vista economico che demografico diventando una delle principali città costiere dell’Abruzzo insieme a Giulianova, Pineto, Silvi, Montesilvano, Pescara, Francavilla al Mare, Vasto e San Salvo. Ciò fu possibile grazie all’utilizzo lungimirante della costa e del mare, “riconvertiti” ad uso turistico piuttosto che utilizzato solo per la pesca.
La cucina di Roseto degli Abruzzi non può che essere profondamente legata al mare. Quindi, oltre a proporre un’ampia varietà di piatti della tradizione marinara, può vantare anche qualche ricetta tipica, come le triglie alla rosetana. La ricetta per cinque persone è la seguente: 25 triglie della costa adriatica pescate in loco, 200 g di prosciutto crudo magro, 20 foglie di lauro, mezzo bicchiere di vino bianco secco, mezzo bicchiere di olio di oliva, acqua e sale.
La preparazione deve seguire questi passaggi: pulire le triglie, squamarle e lavarle. Metterle a cuore in un tegame di terracotta posizionandole sul fondo intramezzandole con il prosciutto crudo tagliato a striscioline e con le foglie di lauro. Irrorarle con vino e cospargerle con olio, salarle e aggiungere un po’ d’acqua. Cuocere a fuoco lento, fino a riduzione quasi totale del liquido di cottura e infine servire calde.
Mercato: Martedì e giovedì.
Gemellaggi: Jawor (Polonia), La Louvière (Belgio), Makarska (Croazia), Roseto Capo Spulico (Italia), Romentino (Italia)
Sito Web: http://www.comune.roseto.te.it/
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Auto
Da Nord e da Sud
Dall’A14 (da nord: direzione Ancona; da sud: direzione Pescara), uscire a Roseto degli Abruzzi, proseguire sulla SS 150 in direzione di Roseto degli Abruzzi.
Treno
Roseto degli Abruzzi ha una propria stazione ferroviaria ottimamente servita dai treni regionali di Trenitalia e Sangritana. Nelle vicine Giulianova e Pescara fermano anche i treni ad alta velocità.
Aereo
L’aeroporto d’Abruzzo dista circa 30 km e da e per Roseto può essere facilmente raggiunto con gli autobus
