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All’ingresso del paese provenendo da sud, questa chiesa è stata chiusa per cinquant’anni e, dopo aver subito ulteriori danni a seguito del terremoto del 2009, è stata riaperta al culto il 6 aprile 2015, nel giorno del Lunedì dell’Angelo. Il restauro ha consentito il recupero tra l’altro di un prezioso altare ligneo barocco del XVII secolo. Sulla facciata a coronamento orizzontale c’è un portale incorniciato con arco a tutto sesto sormontato da lunetta e, ancora più in alto, un finestrone tondo. Appoggiato a destra si trova un piccolo campanile a vela che ospita una campana. L’interno ha un’unica aula coperta con capriate lignee a vista, mentre un arcone a tutto sesto separa la navata dalla zona presbiteriale all’interno della quale si trova l’altare ligneo. Al centro di quest’ultimo si può ammirare un dipinto relativo a “Le storie di Santa Giusta” con quadretti agiografici, opera dell’artista Francesco Ragazzini (1540-1626) da Ravenna.