Isola del Gran Sasso è situata nel cuore della Valle Siciliana, alle pendici del Gran Sasso d’Italia e sulle sponde del fiume Ruzzo. Insieme a tutto il suo comprensorio è ricompresa nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, ma, contrariamente a quanto ciò lascia presagire, è facilmente raggiungibile in auto in quanto servita dall’autostrada A24, nota anche come Strada dei Parchi, che all’altezza di Isola presenta un’uscita dedicata (San Gabriele-Colledara) anche per andare incontro alle esigenze dei fedeli in visita al celebre Santuario.
Proprio per la sua collocazione geografica vede la presenza di molte specie animali e vegetali, come il lupo, il camoscio d’Abruzzo, il cervo, l’aquila reale, la poiana, il gufo reale, lo scoiattolo, la volpe, il cinghiale e la gazza e in generale può vantare un’estrema biodiversità.
Altra caratteristica di Isola è l’alto numero di frazioni e contrade che la compongono, alcune anche relativamente popolose, come Cerchiara. Sia dal capoluogo che soprattutto da alcune sue frazioni si gode di un panorama incantevole delle vette più alte dell’Appennino, segnatamente il Paretone del Corno Grande, Monte Aquila, Monte Brancastello, Monte Prena e Monte Camicia.
Isola del Gran Sasso e il suo territorio sono abitati da molti secoli e addirittura le prime tracce di abitazioni e di vita associata sono risalenti al periodo neolitico. Tuttavia le prime notizie certe di Isola in quanto tale e con questo toponimo sono dell’XI secolo e esattamente del 1063 quando Adalberto donò alla Chiesa cattedrale di Santa Maria di Teramo la parte di sua proprietà del Castello de la Isola.
Nel 1120 l’allora vescovo aprutino Berardo sottomise Insula al regime feudale di Enrico e Matteo conti d’Aprutinium allo scopo di fondare un avamposto difensivo per la suddetta chiesa sita in Teramo. Un fatto storico di altissimo rilievo si verificò nel 1215 quando a Isola arrivò San Francesco d’Assisi che, nel punto in cui oggi sorge il celebre Santuario di San Gabriele, decise di istituirvi un convento per i suoi frati i quali vi rimasero fino a metà XIX secolo, allorché vennero sostituiti dai Padri Passionisti.
Quasi sul finire del periodo medioevale e precisamente nel 1419 furono redatti gli Statuti dell’Università dell’Isola, i più antichi fino ad oggi della provincia di Teramo e gli unici documenti ad essere stati scritti in lingua volgare. Sempre nel 1419 Isola fu donata a Francesco Riccardi di Ortona e di lì a poco a Antonello Petrucci, salvo poi tornare nella disponibilità della potente famiglia degli Orsini a seguito della cosiddetta “Congiura dei Baroni” del 1486, una vera e propria sollevazione armata che ebbe l’epicentro a Montorio al Vomano contro alcune nuove imposte decise da Alfonso d’Aragona e si diffuse anche in altre zone.
Un periodo cruciale del borgo fu senza dubbio il primo Cinquecento quando, nel 1526, l’Imperatore Carlo V concesse l’intera Valle Siciliana alla famiglia degli Alarcon y Mendoza nella persona di Ferdinando, distintosi nella battaglia di Pavia dell’anno prima, e divenuto quindi primo Marchese della Valle. Il dominio spagnolo sull’intera area fu spezzato dalla “eversione” dell’ordine feudale dei primi anni dell’Ottocento per effetto delle riforme di Bonaparte.
Per effetto di questa vera e propria rivoluzione, le Università agrarie furono soppiantate dai moderni Comuni e Isola del Gran Sasso inglobò le frazioni e le contrade di Casale San Nicola, Fano a Corno, Cerchiara, Varano, Forca di Valle, Cesa di Francia, San Gabriele, Pacciano, Frisoni, Collalto, Trignano, San Giovanni, Tembrietta, Capsano, Colliberti, San Massimo, Pretara, Ceriseto, San Pietro e Villa Piano. Nel 1860-’61 ovviamente anche Isola fu interessata dagli avvenimenti relativi all’Unità d’Italia e fu percorsa da tensioni dovute al fenomeno del brigantaggio post-unitario. Infine, nel 1863, il Comune assunse ufficialmente il nome di Isola del Gran Sasso d’Italia.
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- Borgata S. Leonardo
- Borgo Pagliara Vecchia
- Borgo San Leonardo
- Campo di Giove
- Capsano
- Casale San Nicola
- Cerchiara
- Ceriseto
- Cesa di Francia
- Collalto-Frisoni
- Colliberti
- Fano a Corno
- Forca di Valle
- Isola del Gran Sasso (Paese)
- Pratuccia
- Pretara
- San Gabriele
- San Giovanni
- San Leonardo
- San Massimo
- San Pietro
- Santone
- Trignano
- Villa Piano
Auto
- Da Roma: A24 verso Teramo, uscire al casello S. Gabriele-Colledara e seguire le indicazioni per il santuario di San Gabriele dell’Addolorata proseguendo poi per Isola.
- Da Bologna: A14 verso sud, uscire al casello Teramo-Giulianova-Mosciano Sant’Angelo, prendere la superstrada c.d. Teramo-Mare verso Teramo e proseguire sulla l’A24 verso L’Aquila-Roma e uscire al casello San Gabriele – Colledara e proseguire per Isola.
- Da Bari: A14 verso nord, uscire al casello di Roseto degli Abruzzi, prendere la statale 150 verso Teramo-Villa Vomano. Dopo circa 15 km prendere l’A24 verso Roma – L’Aquila, uscire al casello S. Gabriele-Colledara e proseguire verso Isola del Gran Sasso.