Museo Etnografico delle Tradizioni Popolari

Nel Museo, creato nel 1964 su proposta del parroco don Nicola Jobbi, si trovano oggetti d’uso comune e pezzi dell’artigianato artistico del territorio utili per testimoniare i lavori e le attività che scandivano la vita quotidiana nel borgo e nell’intero comprensorio.

Inizialmente si iniziò a collezionare oggetti, attrezzi ed utensili in disuso, per raccogliere, documentare e tramandare ai posteri la cultura agro-pastorale che stava gradualmente scomparendo a seguito del processo di industrializzazione, il quale aveva innescato il fenomeno dell’emigrazione dai centri montani verso i grandi centri del Nord del Paese.

Con gli anni il museo si è arricchito di nuovi reperti che ne hanno ampliato la collezione. Dal 1984 la sede museale è sita nella casa parrocchiale e nel 1988 il Consiglio comunale decise di trasformare il museo da raccolta privata a museo civico, con la denominazione di “Museo Etnografico delle Tradizioni Popolari di Cerqueto“, con riconoscimento conferito dalla Regione Abruzzo di museo civico di interesse locale.

Attualmente il museo può vantare più di mille pezzi esposti, la maggior parte dei quali risale al periodo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento ma alcuni utensili e manufatti lignei risalgono anche al Settecento.