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E’ a Castiglione della Valle (Castrum Leonis), un piccolo borgo immerso nel Parco Nazionale del Gran Sasso nel comune di Colledara, che la leggendaria Lucrezia Borgia ha trascorso un periodo della sua vita.
Piccolo paese dove nei secoli passati potrebbero esservi stati grandi eventi che la storia non ha documentato, ma resta la testimonianza di fregi e scritte lungo le mura che niente e nessuno è riuscito a cancellare.
Questo borgo, che fa parte della Valle Siciliana, apparteneva alla famiglia spagnola dei Mendoza, dopo averlo ricevuto in dono da Carlo V, e ha governato per lungo tempo in questa valle la famiglia dei conti di Pagliara, che aveva un castello vicino Isola del Gran Sasso con annessa un piccola chiesa.
Una scritta lungo le mura dedicata a “I Borgia” testimonia che questo paesino è stato rifugio, nel 1499, di Lucrezia e Alfonso d’Aragona, che erano arrivati fin qui per sfuggire alla tirannia del Duca Valentino e dal fratello di Lucrezia, Cesare Borgia. Furono gli abitanti del posto, contenti di poter ospitare la coppia, a mettere in fuga i loro inseguitori.
La chiesa di San Michele Arcangelo, gioiellino del XII secolo, era il luogo dove Lucrezia Borgia, amava isolarsi e pregare.
La struttura esterna della chiesa è ancora esistente, ma purtroppo non è più agibile a causa del terremoto del 2009 e ciò vale anche per le pochissime costruzioni rimaste ancora in piedi.
Numerosi sono i documenti rinvenuti negli archivi di Castiglione della Valle e tra i più importanti sono i manoscritti latini del secolo XVI vergati da P. L. Azzunos: due fogli asportati da un volume di grossa mole, a giudicare dal numero dei capitoli e dalla copertina di carta pecora, che indica il nome dell’autore e il titolo dell’opera: “A Romani Imperii Eversione Castri Leonis Vallis Historia”.
Ulderico Martelli, medico umanista e studioso, durante una delle sue ricerche ebbe la fortuna di fare la sorprendente scoperta del soggiorno dei due principi in questa valle e vi dedicò un libro, ricostruendo con particolare attenzione le diverse vicende legate alla permanenza di questi due personaggi: dall’arrivo dei due principi “Nel castello con numeroso seguito” all'entusiasta accoglienza dei nobili dell’epoca “ammirati della grazia e della bellezza eccezionali dei principi”. Fino alla dettagliata descrizione della “principessa sorridente”, vestita “di seta bianca ricamata d’oro,di media statura, gli occhi a mandorla fosforescenti e capelli biondi in una rete d’oro tempestata di gemme, collo circondato tre volte da una collana di perle, ogni giorno nel fiume a lavare i meravigliosi capelli, quando sciolti le cadevano fino ai piedi come un vello d’oro…”.
Religiosa e portata alle opere buone, Lucrezia elargì una notevole somma di denaro per la costruzione della cappella al SS. Sacramento nella Chiesa di S.Michele, promettendo di ottenere la bolla papale. Mai arrivata.
Fino al 2007 in questo borgo vi era una rievocazione storica che raccontava la presenza di Lucrezia Borgia in questo luogo e la vita degli abitanti del paese. Attualmente Castiglione della Valle è disabitata , ma al centro del paese resta la Chiesa di San Michele a testimonianza della storia e della cultura di questi luoghi selvaggi e incontaminati.
A cura di Fabiola Carusi
Foto della chiesa di S. Michele Arcangelo - Wikipedia