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Situata nella piazza principale del centro storico, la Chiesa di San Giovanni Battista fu edificata alla fine del XVI secolo, come testimoniato dal portale con la data 1601; la facciata principale è caratterizzata da un portale rinascimentale e dalla scalinata che proviene dall'antico monastero benedettino di San Salvatore sito nei pressi di Castelli, come anche la lastra in pietra raffigurante un grifone, unico pezzo rimanente dell'ambone originariamente situato davanti alla facciata, collocato poi all'interno della chiesa.
All'interno della chiesa, composta da tre navate e grossi pilastri in mattone, sono presenti opere d'arte contemporanea, quali la bellissima Madonna bronzea di Ricci ed un suggestivo crocifisso in ceramica che sovrasta l'altare maggiore, ma anche un capolavoro della tradizione delle maioliche tipica locale, come la Pala d'altare in ceramica raffigurante la traslazione della Santa Casa a Loreto datata 1647 ed attribuita a Francesco Antonio Grue, capostipite di una delle maggiori dinastie di artigiani di maioliche di Castelli.
Su uno degli altari della parete opposta si trova una tela raffigurante il martirio di San Mattia, incorniciata da mattonelle in ceramica con santi e patriarchi. Accanto ad essa una nicchia contiene uno dei pezzi più preziosi della chiesa, la Madonna lignea del XIII secolo, proveniente con tutta probabilità dall'abbazia di San Salvatore.
A cura di Ilaria Riccioni
CHIESA DI SAN DONATO
Appena fuori il borgo di Castelli sorge la piccola Chiesa di San Donato, eretta nel XV secolo come chiesa di campagna in onore delle Madonna del Rosario.
All'inizio del XVI secolo venne affidata ad un monaco benedettino della famiglia Orsini che ne curò l'ampliamento e la decorazione. Per quest'ultima chiamò la famiglia di ceramisti Pompei che realizzò la volta maiolicata, poi smontata e posta come pavimento dinnanzi all'altare. Sono 780 le mattonelle votive di arte castellana che compongono il soffitto a capriate. Ognuna di esse presenta decorazioni differenti: animali, stemmi araldici, simboli astronomici e geometrici e motivi floreali.
La Chiesa è preziosissima per il suo soffitto maiolicato a capriate lignee: venne addirittura definito dallo studioso Carlo Levi la Cappella Sistina della maiolica. Tra i maestri ceramisti che eseguirono la cosiddetta "Sistina della ceramica" vi sono Filippo e Giovanni Antonio di Francesco soprattutto per i ritratti, e Stefano Cappelletti per i paesaggi e gli animali.
Per lo studioso Ashmolean Musuem di Oxford Timothy Wilson, rappresenta “una delle imprese più ambiziose della maiolica italiana sul finire del Rinascimento”.
A cura di Ilaria Riccioni
Immagini Chiesa di S. Donato: percorsi.vinidabruzzo.it