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Il primo Maggio a Teramo si festeggia "la festa dei lavoratori" non solo attraverso manifestazioni e la storica maratonina “Petruziana”, ma anche attraverso un vero e proprio rito gastronomico, rito che in realtà, partendo dal capoluogo, coinvolge anche l’intera provincia di Teramo.
Le "Virtù Teramane":
Fin dal 1800 nel teramano, le “virtuose contadine” si accingevano, a fine Aprile, ad aprire le porte delle proprie credenze per svuotarle di tutti i rimasugli invernali e cucinarli tutti insieme in un unico piatto. Per rimasugli, si intende, legumi di ogni tipo e paste spezzate. Mentre l’aggettivo “virtuoso” era legato alla capacità delle massaie di saper gestire la dispensa fino all’arrivo della primavera.
Il rito si lega alla festa della Dea Maia, e quindi anche alla fertilità della terra e all’abbondanza dei raccolti.
Questa pietanza nasconde in sé una storia che si unisce al sacro e al profano e si associa al numero sette. Sette erano le “Virtù Cristiane”, mentre nella ricetta vi erano sette tipi di pasta, sette tipi di legumi, sette tipi di erbe aromatiche e il tutto doveva essere preparato in sette giorni e da sette donne vergini.
In realtà gli ingredienti che vengono usati sono oltre 50 e le dosi devono essere abbondanti, in quanto il primo Maggio da sempre per i teramani rappresenta il giorno in cui ci si riunisce numerosi intorno a un tavolo per assaporare le “Virtù” e donarle anche a vicini di casa, amici e parenti.
Lo stesso Giuseppe Savini attribuisce a questo piatto povero e svuota-dispensa le origini alla città di Teramo.
La ricetta delle "Virtù Teramane":
-legumi secchi: diversi tipi difagioli, ceci, lenticchie e cicerchia
- legumi freschi: piselli e fave
- verdure: carote, zucchine, patate, bietole, indivia, scarola, lattuga, cavolo, cavolfiore, rape, borragine, cicoria, spinaci, finocchi, barba di frate, finocchio selvatico, carciofi
- odori: prezzemolo, maggiorana, salvia, timo, aneto sedano, carota, cipolla, aglio
- olio extravergine di oliva qb
- spezie: noce moscata, pepe, chiodi di garofano
- pasta di grano duro di varie qualità
- tagliolini all’uovo tortellini e agnolotti - macinato di carne
- prosciutto crudo
- lardo
- cotenna di maiale e osso
- passata di pomodoro
- sale e pepe q.b.
La preparazione:
La sera prima bisogna mettere a bagno i legumi secchi ognuno in un contenitore e lasciarli in ammollo per tutta la notte. Le cotenne e l’osso di prosciutto vanno messe in acqua tiepida.
Poi vanno sbollentate separatamente tutte le verdure in foglia e ripassarle in padella con olio extravergine di oliva.
Al mattino bisogna scolare la cotenna e l’osso e fare bollire separatamente i legumi, aggiungendo in ognuno un pezzo di cotenna e uno di osso.
Con il macinato di carne bisogna preparare delle piccole polpettine aggiungendo solo del sale, noce moscata e un pizzico di pepe e cuocere il tutto in una padella con poco olio.
A parte va preparato un soffritto con sedano, carote e cipolle e uno spicchio di aglio e aggiungete il prosciutto e il lardo a cubetti e poi le polpettine.
Aggiungere poi le verdure tagliate a pezzi piccoli: i carciofi, le patate, le zucchine, le fave e i piselli. Lasciar cuocere per 10-15 minuti e poi aggiungere tutte le verdure in foglia cotte il giorno prima. Mescolare molto bene e a lungo e aromatizzate tutto con gli odori e le spezie tritate.
Diluire il tutto con la passata di pomodoro e far bollire per 10-15 minuti.
Unire i legumi ancora caldi con tutta l’acqua di cottura e far cuocere per 10 minuti circa.
Infine, cuocere i diversi tipi di pasta ognuno nei suoi tempi e poi aggiungerle alla zuppa di verdure e legumi.
Mescolare per altri 15-20 minuti e servite a tavola insieme a un buon Montepulciano D'Abruzzo!
A cura di Fabiola Carusi
Foto dal sito www.pensiericroccanti.it