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L'abbazia di Santa Maria in Montesanto è un'abbazia benedettina a Civitella del Tronto, in Abruzzo, dedicato alla Beata Vergine Maria Assunta in Cielo. E' uno dei monumenti più suggestivi dell’intero territorio teramano, ed ha rappresentato nel passato una delle abbazie benedettine più importanti della regione. La tradizione storica ne attribuisce la fondazione a San Benedetto da Norcia, che ne avrebbe avviato in persona la realizzazione nel 542.
Il complesso religioso sorge sull'altura detta Montesanto, a un'altitudine di circa 545 m s.l.m. nel territorio del comune di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. Il rilievo spicca e s'impone nello spazio di un paesaggio piuttosto pianeggiante compreso fra la Val Vibrata e la Valle del Salinello.
Sin dall’età medioevale godeva di larga autonomia esercitando la cura animarum su vasta area tra Teramo e Ascoli.
Nel XII secolo, l’abbazia era una delle più potenti della regione: essa, infatti, possedeva ben otto chiese; duemila moggi di terra nella Val Pescara e aveva giurisdizione su numerosi monasteri sorti in seguito.
Nel 1259 uno degli abati, Rainaldo, fu eletto vescovo di Ascoli.
Alla fine del XV secolo ebbe inizio la decadenza del monastero che perse l’autonomia e subì la confisca dei beni con la soppressione definitiva nel 1797.
Nel corso del tempo si sono succeduti vari interventi di recupero e restauro conservativo, tra i quali si ricordano quello avvenuto tra il XIII e il XIV secolo, l'altro del XVII secolo e l'ultimo eseguito nei primi anni novanta.
La chiesa sviluppa il suo assetto impostato su un'unica navata , è stata consacrata il 10 agosto 2008 dal vescovo di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto monsignor Gervasio Gestori. È aperta al culto per autorizzazione papale concessa, da Benedetto XVI, nel corso dell'anno 2011.
La possente torre campanaria,originariamente posta a fianco della facciata della chiesa, da cui è attualmente discostata, si mostra accorpata all'edificio del monastero. Al suo interno sono presenti 4 campane, di cui la più piccola, che è anche la più antica, reca impressa la data 1615.
Il monastero attuale ha una struttura molto simile a quello del XVII secolo e si compone di due ali, di cui la più antica è stata elevata con orientamento est-ovest. Dal portone d'ingresso, che si apre sul piazzale dell'abbazia, si accede all'ambiente coperto da una volta a botte che conduce al cortile interno che fu il chiostro dei religiosi benedettini. In questo spazio, delimitato dai ruderi delle vecchie mura perimetrali, si trova il pozzo in pietra di acqua sorgiva.
L'edificio, oltre a essere la dimora del Rettore, ha numerosi ambienti destinati a ritiri spirituali e alla preghiera.
Il complesso monastico è circondato da un verde parco, parzialmente attraversato dal viale di accesso e rigato da altri piccoli sentieri. Nella sua area ospita effigi e rappresentazioni correlabili a episodi del Vecchio Testamento come la statua che ritrae Adamo ed Eva, i simboli ebraici della menorah e della sacra scrittura, la statua di Mosè con le tavole della legge che riportano i comandamenti. Vi sono, inoltre, una statua della Madonna, una statua in marmo di Pietro da Morrone, divenuto papa Celestino V, e la statua del Risorto.